INTERMEDIA I.B. Srl si è dotata di Modello organizzativo ai sensi del D.Lgs 231/2001.
Dal giugno 2001 è in vigore il Decreto Legislativo 231/2001 che sanziona penalmente le Società (persone giuridiche) per reati commessi a loro vantaggio dalle persone provviste di funzioni aziendali, sia di rappresentanza sia di amministrazione, indipendentemente dalle modalità di inquadramento (amministratori, dipendenti, agenti, rappresentanti, procuratori, sindaci ecc.).
Le sanzioni sono di straordinaria gravità e possono pregiudicare la stessa sopravvivenza delle Società. La natura delle stesse è patrimoniale (multe e confische) e interdittive, anche in via cautelare prima del giudizio. Segnaliamo, tra le altre, l’interdizione, temporanea o perpetua, a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro D.Lgs. 81/08 introduce anche alcune disposizioni già vigenti al 25 Agosto 2007, tra le quali all’art. 30: applicabilità del Dlgs 231 alle fattispecie di reato di “Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro”, rendendo la “non obbligatorietà” circa la redazione dei Modelli Organizzativi ex D.Lgs 231/01 solo formale.
L’adozione del Modello è l’unico modo per “proteggere” l’Impresa da questi rischi, attraverso l’adempimento di quanto contenuto nell’art 6 del D.Lgs 231/2001: “la Società non risponde se prova che l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi.
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La direttiva IDD (entrata in vigore: 23 febbraio 2018) regola la distribuzione dei prodotti assicurativi dei rami sia vita che danni.
Per i prodotti di investimento a base assicurativa la IDD prevede un insieme di regole ad hoc, allineato alla MiFID II.